Il Garante privacy ha pubblicato il piano delle attività ispettive per il secondo semestre 2023. Ecco gli ambiti oggetto di accertamento.
Gli ambiti di intervento previsti nel piano attività ispettive del Garante Privacy per il secondo semestre 2023
Come sanno bene i professionisti specializzati in GDPR, il Garante Privacy pubblica ogni 6 mesi quello che viene comunemente chiamato “Piano delle attività ispettive”. Si tratta di un documento che indica quali saranno gli ambiti di intervento su cui l’autorità concentrerà le proprie attività ispettive realizzate su propria iniziativa.
N.B. Concentrerà le proprie attività ispettive. Ciò vuol dire che le organizzazioni non rientranti nelle categorie citate nel piano potranno comunque subire i controlli, in quanto il documento non ha la funzione di indicare le attività esenti ma di spronare le organizzazioni che vi rientrano a verificare internamente di essere in linea con la normativa e a compiere le opportune operazioni di adeguamento.
Il piano per il secondo semestre 2023, reperibile dal sito del Garante a questa pagina web, prevede un attento controllo nei settori e nelle attività sotto riportate.
Settori interessati ai controlli ispettivi del Garante nel 2° semestre 2023
- Settore della statistica e della ricerca scientifica, con focus sulla della pseudonimizzazione dei dati
- Settore energetico, con particolare attenzione alle attività di telemarketing e all’attivazione di contratti non richiesti
- Gestori dell’identità digitale (SPID) e loro fornitori
Attività interessate ai controlli ispettivi del Garante nel 2° semestre 2023
- Trattamento dati biometrici attraverso riconoscimento facciale, anche nell’ambito del rapporto di lavoro
- Uso e gestione dei cookies e altri strumenti di tracciamento
Al di là del piano ispettivo
Come anticipato, resta ferma la possibilità per l’Autorità Garante di svolgere, anche attraverso la Guardia di Finanza, ulteriori attività istruttorie di carattere ispettivo d’ufficio, quindi anche al di fuori delle attività ispettive programmate per il secondo semestre 2023, anche a seguito di segnalazioni o reclami proposti.
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