DPO: 5 motivi che lo rendono un buon investimento

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Nonostante il DPO sia una figura di assoluto rilievo in ambito GDPR, molte aziende sottovalutano il suo valore e tendono a non nominarne uno, se non quando costrette dalla legge. In realtà vi sono ben 5 motivi che rendono la sua presenza un buon investimento. Ecco quali.

Che cos’è e cosa fa un DPO

DPO è l’acronimo di Data Protection Officer, tradotto in italiano come Responsabile per la Protezione dei Dati o RPD. Si tratta di una figura, interna o esterna all’azienda, nominata dall’organizzazione con il compito di favorire la corretta implementazione del Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali (GDPR).

In particolare il DPO ha il compito di:

  • Informare e fornire consulenze specializzate in ambito privacy all’organizzazione e al suo personale
  • Sorvegliare che il regolamento sia applicato in modo giusto, anche attraverso la sensibilizzazione dei dipendenti verso tali tematiche
  • Fungere da punto di riferimento interno per ogni questione in materia di dati personali
  • Collaborare con le autorità di controllo e svolgere il ruolo di “facilitatore” durante eventuali richieste e ispezioni

Per un approfondimento circa i compiti del DPO, specificati nell’art.39 del GDPR, si rimanda a questo articolo relativo alle linee guida della CNIL, l’Autorità francese per la protezione dei dati.

Perché non tutte le organizzazioni hanno un DPO

Secondo l’art. 37 del Regolamento Privacy, solo alcune categorie di organizzazioni sono tenute per legge ad avere un DPO. Tra queste rientrano:

  • Autorità o organismi pubblici (salvo specifiche eccezioni)
  • Organizzazioni che svolgono come attività principali trattamenti che richiedono il “monitoraggio regolare e sistematico” degli interessati “su larga scala”
  • Realtà organizzative che svolgono come attività principali trattamenti “su larga scala” di categorie particolari di dati.

Per tutte le altre organizzazioni la nomina del DPO non è obbligatoria ma consigliata.

Tale arbitrarietà porta tuttavia troppo spesso le aziende a decidere di non adottare questo tipo di figura perché attratte dall’idea di risparmiare denaro. Per fortuna però, sono sempre di più le organizzazioni che stanno acquisendo la giusta consapevolezza in merito ai vantaggi di un investimento sulla figura del DPO. Di seguito si riportano i principali.

I vantaggi derivanti dalla nomina di un DPO

I principali vantaggi per le aziende che decidono volontariamente di nominare un DPO sono i seguenti:

  1. Disponibilità di un supporto tecnico-giuridico continuo
    Tale aspetto è di fondamentale importanza nell’ottica di una gestione continuativa delle attività GDPR, intesa quindi come parte integrante dell’operatività aziendale e non come sporadica attività burocratica.

  2. Controllo interno sull’effettivo livello di compliance aziendale al GDPR
    La presenza di un DPO evita che il Titolare del Trattamento trascuri, per mancanza di tempo o di competenze, le procedure per il corretto trattamento dei dati all’interno della propria attività.

  3. Verifica della corretta applicazione delle misure di sicurezza per la protezione dei dati personali
    Ciò è reso possibile sia dal ruolo di “supervisore delle attività” del DPO, sia dalle sue competenze specialistiche in materia.
  4. Dimostrazione dell’attenzione dell’organizzazione al tema della privacy
    L’investimento sulla figura del DPO fa sottintendere che il trattamento dei dati personali è un tema che viene preso seriamente all’interno dell’azienda, fatto degno di nota sia agli occhi delle autorità di controllo sia delle diverse persone coinvolte nei trattamenti come clienti, dipendenti ecc.

  5. Prevenzione contro sanzioni e richieste di risarcimento

Tutto ciò grazie al miglioramento continuo dei processi interni di privacy tramite attività di pianificazione, verifica e miglioramento, svolte con regolarità e verbalizzate. 

Conclusioni

Il Data Protection Officer è a tutti gli effetti uno dei ruoli di maggiore rilevanza all’interno delle realtà aziendali in ambito GDPR. Dotare volontariamente la propria organizzazione di tale figura professionale rappresenta un investimento azzeccato per favorire la corretta implementazione del Regolamento Privacy e tutti i vantaggi che ne derivano.

Nel caso in cui la tua organizzazione preferisca comunque non avvalersi di un DPO, almeno per il momento, si raccomanda di svolgere periodiche attività di audit e di ottimizzazione delle procedure di privacy interne, anche attraverso gli appositi servizi di consulenza Axsym.

Per richiedere maggiori informazioni sui servizi, contattaci cliccando sul pulsante sottostante.

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